Descrizione
In un altare laterale della parrocchiale di San Giorgio in Montechiaro Alto è custodita la venerata reliquia delle Sante Spine, tre punte di rovo che, secondo la tradizione, sarebbero appartenute alla corona di spine posta in capo a Gesù sul Calvario.
Narra la leggenda che un Crociato avrebbe trasportato in Piemonte la sacra reliquia, parte a Cortemilia e parte, appunto, a Montechiaro, ma le testimonianze storiche effettive non consentono di risalire a prima del XVII secolo e individuano la devozione alle Sante Spine tra gli eventi penitenziali e devozionali sostenuti e promossi dalla Controriforma cattolica.
Un atto del 7 maggio 1674 racconta la liberazione di una ossessa, tal Catterina Pozzanino di Bruno, che, posta davanti all'altare delle Sante Spine, 'misse la faccia in terra e non poteva alzarsi a vedere detta Santa Spina, et stette così per mezzo quarto d'hora, et poi alzata su dalli assistenti bacciò detta S. Spina et subito restò libera dalli Spiriti maligni, come così ha rifferito la medesima et suo padre non aver mai più havuto alcun fastidio da essi'.
In ricordo di questo fatto don Carlo Guerrero, arciprete di Montechiaro, nel 1675 fece costruire una nuova cappella con un tabernacolo apposito per la custodia delle Spine, sulla cui autenticità sono stati prodotti numerosi documenti ecclesiastici: ad esempio nella Basilica della Santa Croce di Gerusalemme, dove è conservato l'elenco delle chiese che posseggono le Spine autentiche della corona di Cristo, è menzionata la parrocchia di Montechiaro. Il reliquiario d'argento è stato offerto dal Re di Piemonte Ferdinando Felice nel 1666.
Ancora oggi la prima domenica di maggio il paese festeggia con una grande processione la solennità delle Sante Spine, che vengono esposte e poi portate ai quattro angoli di Montechiaro accompagnate dalla storica Confraternita di Santa Caterina.