ANTICHE CASE DEL CENTRO STORICO
Il centro storico di Montechiaro d'Acqui è un autentico gioiello di borgo rurale perfettamente conservato. Molti sono gli elementi che concorrono al mantenimento di tali caratteristiche: le case in pietra arenaria, le antiche lapidi e i portali medioevali e cinquecenteschi, i voltoni passanti, le strade lastricate in pietra, la grande scalinata di accesso al borgo.
Il centro storico di Montechiaro d'Acqui è stato scelto nel 1999 come scenario del film "Il partigiano Johnny", tratto dall'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, ed è stato definito il più ben conservato centro storico delle Langhe.
Casa Zunino
Sulla semplice casa sono conservate due testine apotropaiche in pietra arenaria rozzamente scolpite.
Ex-Municipio
L'edificio, che forse in origine era un oratorio religioso, conserva un massiccio portale monolitico tardomedioevale.
Casa Garrone
Sulla facciata è stato murato un architrave di finestra (frammentario, proveniente dal distrutto castello) con data 1549 e rosette araldiche (dimensioni: lunghezza m. 1,10; larghezza m. 0,30).
Casa Via Centrale - Ex-scuola
Si conserva una splendida lapide medioevale (secolo XV) in arenaria scolpita, con gli stemmi carretteschi e le figure di un musico e di un gobbo danzante.
Casa Garrone - Via Centrale
Il portale è tardogotico, in pietra arenaria, ad arco acuto, con decorazioni geometriche e rosette in rilievo ormai quasi completamente dilavate.
Casa Benzi
La casa conserva un portale rinascimentale (dimensioni: altezza m. 2,80, larghezza m. 2,45) con la scritta, abrasa, DE CARETO e lo stemma carrettesco in evidenza. Proveniente dai ruderi del castello medioevale.
Casa Garrone - Via delle Scuole
La casa, già dimora della nobile famiglia Serventi, conserva un bel portale barocco (dimensioni: altezza m. 3,40; larghezza m. 2,45) con stemma in cotto dei Serventi su impianto tardo medievale. Inoltre, in una finestrella laterale, architrave in arenaria proveniente dal castello (dimensioni: lunghezza m. 1,50; altezza m. 0,30), con la seguente iscrizione 1589 CONCORDIA PARVAE RES CRESCUNT e rosette araldiche.
Casa Robiglio
Già dimora dei Conti Guerrieri, la casa, detta localmente "Palazzo", è stata completamente rifatta negli anni Settanta, ad eccezione di un angolo che conserva ancora parte dell'impianto originario, con bella inferriata, muratura in pietra e cantina voltata.
Casa Bacino
Nella parete posteriore è murata una pietra con scultura cinquecentesca raffigurante il sole celtico.